lunedì 23 luglio 2012

Tutti sono dei lettori...

Tutti sono dei lettori... Alcuni semplicemente non hanno ancora trovato il loro libro preferito.

domenica 22 luglio 2012

Effetto "Casa di foglie"

Per farvi capire quanto i libri possano dare alla testa vi trascrivo due messaggi.

«Ciao, lo scambieresti Casa di foglie di Mark Z. Danielewski per uno qualsiasi dei miei libri?»
Neanche mi metto a guardare la biblioteca della signorina che le rispondo: «Mi spiace, ma Casa di foglie per me è come un figlio che non ti vuole ubbidire, e pure se a volte lo vorrei picchiare, preferisco comunque averlo al mio fianco.»

Detto ciò, mi sono ricordato di aver prestato Casa di foglie a qualuno, ma non mi ricordo a chi... porca miseria!

sabato 21 luglio 2012

Tre romanzi da leggere assolutamente

Quelli che seguono sono i mie tre romanzi preferiti, i vostri quali sono?

American Gods di Neil Gaiman.

Quando qualcuno mi dice che non conosce Gaiman mi prende una stretta al cuore, e inizio a pensare che la persona che ho di fronte finora abbia avuto una vita triste e senza fantasia.
Quindi, per risolvere questo spiacevole inconveniente e per starmi simpatici, comprate qualcosa di questo autore e godetevi lo spettacolo!
American Gods è un masterpiece della cultura americana nonostante l'autore sia inglese. È un libro che mischia i dèi moderni come, ad esempio, Internet, con quelli del passato (Deus, etc).
È la storia di un tizio che esce dal carcere e improvvisamente il suo mondo non sarà più quello di una volta.
De American Gods dovrebbe uscire una serie televisiva dagli stessi produttori di Game of Thrones.

Il profumo di Patrick Suskind.

Questo romanzo per me è uno dei capolavori della narrativa moderna anche se ormai vecchiotto (è del 1985). Ambientato in Francia diversi secoli fa, in una Parigi dagli odori perlopiù disgustosi, Il profumo ha come protagonista un orfano che piano piano si farà strada nell'arte di creare profumi.
Una volta che l'avrete letto, l'universo non sarà più lo stesso.
Ricordo che, appena finita la lettura, mi trovavo a casa di un'amica. Le ho sfilato il cuscino dal letto e l'ho iniziato ad odorare... sapeva di mandarino.
De Il profumo è uscito un film al cinema qualche anno fa. Evitatelo.

Soffocare di Chuck Palahniuk.

Conoscete il film Fight Club? Be', pochi sanno che è tratto da un romanzo, e che il signore che l'ha scritto è un certo residente di Portland, Chuck Palahniuk.
Chuck è un genio, punto e si va a capo.
Chuck sa tirare fuori storie tritate nella parte più assurda, volgare e feroce delle periferia americana. Le sue storie sono incredibili, e quando le si leggono si ha la sensazione di avere tra le mani qualcosa di diverso.
È stato tratto un film anche da Soffocare, e il mio pensiero a riguardo è lo stesso del libro precedente: evitatelo.

Un po' di statistiche prese da Goodreads

Nell'immagine qui sopra trovate il numero di libri che ho letto, anno dopo anno, dal 2007 ad oggi.

Il 2007 era l'anno in cui per la prima volta riuscii a portare a termine un romanzo (nel senso di scriverlo), si chiamava Fuga da casa! e nessuno l'ha voluto pubblicare - a differenza dei romanzi successivi - e quindi è scaricabile gratuitamente.

Il 2010 era l'anno in cui uscì Odio gli italiani, un romanzo nato dopo aver letto su un articolo che alcuni italiani sfruttavano dei bambini in Africa. Pubblicato dal Il Foglio tra luglio e agosto, ancora oggi continua a vendere (perlomeno in eBook). La storia è figa, ma è scritta troppo velocemente, quasi come una sceneggiatura.
Da notare che tra il 2009 e il 2010 ero iscritto a Economia a Tor Vergata, e di sicuro ho letto così tanto e ho anche scritto parecchio (oltre ad Odio quell'anno ho tirato fuori dal cilindro Dove non posso entrare, anch'esso scaricabile gratis) perché durante le lezioni mi annoiavo...

Tra il 2010 e il 2011 invece ero iscritto a Cooperazione Internazionale alla Sapienza, e anche per quell'anno scolastico andrebbe preso in considerazione lo stesso discorso  dell'anno precedente (la noia) e infatti ho sia letto che scritto. Quell'anno è stato un po' un punto di svolta, con Confessioni di uno psicopatico (ed. Il Foglio, Natale 2011) la mia scrittura è migliorata notevolmente, ma la storia raccontata era migliore in Odio gli italiani.

Che dire, se un giorno riuscirò ad unire la scrittura di Confessioni con la tipologia di storia di Odio, riuscirò a creare un romanzo decente in grado di far venire l'acquolina in bocca anche ad editori più grossi.

PS: quest'anno mi uscirà un raccontino per Isbn edizioni!

martedì 17 luglio 2012

Il vuoto intorno al compleanno di Claudio Volpe

Originariamente pubblicato dalle edizioni Il Foglio - stessa casa editrice con la quale pubblico anche io -, Il vuoto intorno era stato presentato al premio Strega da due personaggi di spessore dell'editoria italiana e in parte anche mondiale, Dacia Maraini e Paolo Rufili, per poi venire acquistato dall'emergente edizioni Anordest.

Tutto ciò per dirvi che oggi è il compleanno del mio amico Claudio e che, per fargli un regalo, sarebbe il caso di comprare il suo libro.

In questo sito potete anche leggere l'intervista che gli ho fatto un annetto fa.

Dacia Maraini scrive:
“Nel leggere “Il vuoto intorno” di Claudio Volpe (Edizioni Il Foglio Letterario), romanzo che vorrei candidare al Premio Strega, si rimane piacevolmente sorpresi da come un giovane autore poco più che ventenne possa raccontare, con una così incisiva carica narrativa, una storia di profondo dolore umano e di approfondita e acuta analisi introspettiva.
Il romanzo mi è sembrato doloroso e commovente. Il tessuto verbale, fitto e intenso, convince, anzi cattura. Sono sicura che susciterà l’interesse dei lettori, perché narra, con tormento e vigore, una storia che tira in ballo i grandi sentimenti umani: la paternità, l’amore coniugale, la voglia di distruggersi, la voglia di redimersi, l’abbandono di sé, la riconquista di una coscienza, il desiderio di ampliare i confini del pensiero e dell’esistenza.
In alcuni momenti “ IL vuoto intorno” fa pensare a un certo Dickens populista e strappacuore, legato a un Ottocento ormai scomparso, ma pure il racconto si salva sempre dal sentimentalismo per la sincerità e la freschezza della voce narrante. La rabbia insomma è autentica, autentico il dolore, e questo rende il lettore partecipe e simpatizzante. Il romanzo d’esordio di Claudio Volpe è uno sguardo viscerale sul mondo, sulla sofferenza e su quel vuoto che ogni essere umano ha sentito almeno una volta dentro di sé. “ 
Il poeta Paolo Ruffilli dice riguardo al suo romanzo:
“Desidero candidare alla selezione del Premio Strega 2012 il romanzo "Il vuoto intorno" di Claudio Volpe, pubblicato dalle Edizioni Il Foglio. La ragione è che si tratta di un'opera prima di qualità, sia sul piano narrativo sia dal punto di vista strettamente letterario dentro il genere epistolare, da parte di un autore giovanissimo di grande talento, dal quale è lecito aspettarsi anche per il futuro prove significative. In una chiave di composizione tra il racconto popolare e l'indagine psicologica del profondo, l'intenso romanzo di Claudio Volpe scandaglia la tormentata vicenda di un padre che confessa tutto il suo male di vivere a un figlio che, dal retroterra di un'infanzia e giovinezza in presenza assenza dei suoi genitori e del loro amore, aspira a trovare il senso positivo della propria vita, appunto in mezzo al vuoto in cui è cresciuto.”

lunedì 16 luglio 2012

Le nostre assenze

Un ulteriore passo in avanti da parte di Naspini con il suo nuovo romanzo, Le nostre assenze. E’ un piacere vedere l’abilità dell’autore migliorare, farsi precisa e pungente nonostante avrebbe potuto crogiolarsi nel successo ottenuto con I Cariolanti. Sacha Naspini si dimostra diverso e per questo decide di complicarsi la vita: Le nostre assenze è tutt’altra cosa rispetto al thriller I sassi (Il Foglio Letterario), il particolare e originale Cento per cento (Perdisa) e ovviamente il già citato I Cariolanti (sempre per Elliot), con il quale però conserva alcune similitudini come la quantomai strana passione per i pertugi, meglio se stretti e angusti. I protagonisti del romanzo che ha decretato il successo dell’autore vivevano in una fossa, quelli di questo una fossa la scavano, disseppellendo una tomba etrusca.
Protagonista de Le nostre assenze è il legame particolare che si instaura tra un bambino talmente cattivo da maltrattare il suo migliore amico, invece così povero da vivere tra fango e polvere ed essere costretto a indossare i vestiti smessi del compare o bussare puntualmente alla sua porta per riuscire a riempire la pancia quanto basta per sopravvivere. La scoperta di una tomba etrusca potrebbe rendere entrambi ricchi e aprire al sogno di andarsene in America, terra dei sogni e delle libertà. Il proverbiale fulmine a ciel sereno destinato a saldare o distruggere per sempre la strana amicizia.
Compra il libro
L’evento è, nell’economia della narrazione, punto di svolta e giro di boa, dato che il libro prende tutta un’altra piega: emergono le passioni dell’autore toscano (tra le quali da sottolineare la boxe) e viene impressa grande accelerazione alla crescita dei personaggi, come se da un momento all’altro avessero subito un dritto e un rovescio. La freschezza de Le nostre assenze sta anche nel fatto che, probabilmente per la prima volta, Naspini, come dichiarato da lui stesso alla trasmissione Fahrenheit, ha inserito nella trama ricordi d’infanzia, principalmente riguardanti i nonni. Ma è l’umore generale del testo a colpire maggiormente: in questo senso l’autore è molto bravo nel saper restituire le sensazioni e le emozioni, che da letterarie divengono reali, sulla pelle del lettore, di una vita pervasa da fantasmi e rammarichi.
La spirale delle splendida copertina è quasi un manifesto: difficile uscirne una volta intrapresa la lettura. Una spirale che è quasi un tornado pronto a sconvolgere le vite dei protagonisti e qualche assolato pomeriggio dei lettori. Da leggere.
 Compra il libro
Le nostre assenze
Autore: Sacha Naspini
Casa editrice: Elliot, 2012
Collana: Scatti
Pagine: 190
Prezzo: 16,00 €

In origini questo articolo l'avevo scritto per http://www.fuorilemura.com/2012/06/18/naspini-torna-in-libreria-con-un-romanzo-da-leggere-tutto-dun-fiato/

domenica 15 luglio 2012

A volte ritorno VS L'ultimo testamento della sacra Bibbia


















Partendo dal fatto che chi non ha mai letto James Frey deve immediatamente spegnere il computer, il tablet o quell'accidenti di iPad che ha in mano e andarsi a comprare almeno uno dei suoi libri (io ho amato Buongiorno Los Angeles), passiamo alla storiella che ha generato questo post.

Era il lontano(?!) 2011. Guanda, quasi in contemporanea mondiale aveva appena fatto uscire in Italia L'ultimo testamento della sacra Bibbia e in una libreria al centro di Roma, precisamente a Termini, mi ritrovavo a leggere la quarta di copertina: "Che cosa fareste se scopriste che il Messia è vivo? Oggi. A New York. Che fa l'amore con uomini e donne. Che pratica l'eutanasia ai morenti e guarisce i malati. Che sfida i governi e condanna l'ordine religioso. Che cosa fareste se vi capitasse di incontrarlo? Se cambiasse la vostra vita. Gli credereste? "L'ultimo testamento della sacra Bibbia". Vi sconvolgerà. Vi ferirà. Vi farà paura. Vi farà arrabbiare. Vi farà pensare in modo diverso. Vivere in modo diverso. Vi aprirà gli occhi sul mondo in cui viviamo. Abbiamo aspettato duemila anni l'arrivo del Messia. Lui era qui. Questo libro racconta la sua storia."

Mi ero detto: "Cacchio, lo devo comprare!" E invece di tempo ne è passato, e si è arrivati a febbraio 2012 con Einaudi che pubblicava A volte ritorno di John Niven. Leggo la trama e penso: "Un imbroglio! Questo libro è una copia di quello di Frey!" Però, dato che non mi piace sparare giudizi  a caso, lo inizio a leggere e in men che non si dica mi ritrovo a pagina 20. Un vero spasso! Diversi mesi dopo, era il 28 giugno, ho una copia tra le mani e me lo sparo in un paio di settimane (avevo della roba da fare, altrimenti ci avrei messo tre giorni). Rimango soddisfatto, davvero. Ora però devo leggermi L'ultimo testamenteo della sacra Bibbia, ché non posso tradire Frey con il primo arrivato.

L'idea di base è la stessa, ma le storie sono sicuramente diverse. Senza contare il fatto che il talento di Frey è sconfinato, e che è in grado di scrivere praticamente qualsiasi genere (ad esempio lo young/adult Sono il numero quattro, fatto da lui e Jobie Hughes sotto il nome Pittacus Lore). Quindi sì, sarò di parte, ma quando leggerete un libro di Frey e ne rimarrete così coinvolti, sarà difficile non tifare per lui.

domenica 8 luglio 2012

La società degli animali estinti

Il terzo romanzo di Jeffrey Moore, La società degli animali estinti (ISBN), presenta un cast di personaggi che alla meglio sono instabili e alla peggio sono totalmente fuori di testa. Il protagonista maschile vede cose che non sono davvero presenti nella realtà come, ad esempio, animali che si muovono sulla parete di casa, Osama bin Laden… La protagonista femminale, invece, è una quattodicenne, attivista per i diritti degli animali, intelligente quanto in pericolo: la troviamo, infatti, subito in fin di vita con tagli su varie parti del corpo dai quali sgorgano litri di sangue. Ma anche gli antagonisti, così come i personaggi secondari, non sono da meno: malati mentali, ex carcerati, gente corrotta, persone che si divertono a torturare animali per puro divertimento… Tra l’altro vivono tutti in un posto, immaginato da Moore, ai piedi dei monti Laurenziani, un luogo che “casulmente” porta il nome del santo patrono dei disturbati mentali, lo sfondo ideale per questo eco-thriller.
Il libro inizia con Nile Nightingale davanti a una chiesa sconsacrata alla quale è arrivato dopo aver abbandonato il New Jersey nella speranza di sfuggire alle leggi americane, alle dipendenze multiple e alla storia della sua vita, secondo cui non è che un buono a nulla. Nascosto al buio, nel suo furgoncino, osserva degli uomini lanciare un sacco in un ghiacciaio accanto al cimitero della chiesa e subito la curiosità prende il sopravvento. Cosa ci sarà mai all’interno? Nile, con estrema fatica, riesce a recuperare l’oggetto. Lo porta sul furgone, lo apre, e scopre una ragazzina che sta morendo dissanguata. Lei si chiama Celéste Jonquères, ha quattordici anni, e cambierà per sempre la vita di Nile: l’uomo farà di tutto per salvarla e cercherà di scoprire chi sono i farabutti che l’hanno ferita e gettata nel ghiacciaio, ma soprattutto perché, e cosa c’entrano gli animali in tutto ciò.
Compra il libro.
La società degli animali estinti è strutturato su due livelli di narrazione: uno è il punto di vista di Nile, con annessi avvenimenti, sensazioni, timori e dubbi, l’altro è quello di Celéste che, sottoforma di diario, scrive quello che le accade intorno, dal rapporto con Nile a una miriade di informazioni e statistiche riguardo la lotta che vede scendere in campo l’uomo contro gli animali (spesso non considerandoli propri simili). I momenti letterari riguardanti la giovane sembrano, alle volte, più un manifesto del PETA (People of Ethical Treatment of Animals) che una delle componenti principali di un romanzo, ma la splendida scrittura di Moore riesce nel mitigare l’evidente schieramento etico-politico dell’autore.
Ambientato nel gelido Québec, il libro di Moore è pieno di passaggi evocativi. Nella zona laurenziana è possibile trovare cacciatori, venditore di pelle e di bile d’orso, malati di mente, torturatori d’animali, stupratori, cinesi immigrati illegalmente, animali che dovrebbero essere estinti. Insomma, una delle peggiori zone climatiche della terra è in realtà piena di vita. Moore descrive tutto in maniera veloce, originale, diretta. Inoltre i personaggi dei suoi libri, pur essendo per così dire borderline, sono vivi, reali, e dialogano tra loro in maniera superba. Bellissimi i passaggi in cui Nile dice una cosa e ne pensa in realtà un’altra, e ciò accade soprattutto quando Celéste esprime le sue convinzioni sul mondo animale: non sarà certo lui a spezzarle il cuore.
Compra il libro.
Nato a Montreal, l’autore ha studiato a Toronto, Parigi e Ottawa. Ha girato il mondo lavorando per musei, compagni teatrali o di ballo, festival cinematografici. Traduce diversi libri come freelance. La società degli animali estinti deve aver suscitato le ire di non pochi connazzionali, in quella terra gelida e splendida qual è il Canada, un posto dove gli uomini sono liberi e orgogliosi della propria libertà.
 
La società degli animali estinti
The Extintion Club
Autore: Jeffrey Moore
Traduttore: Dafne Calgaro
Casa Editrice: ISBN
Pagine: 512
Prezzo: 17,90 €

Questo articolo originariamente l'avevo scritto per il settimanale con il quale collaboro: http://www.fuorilemura.com/2012/05/14/gli-animali-estinti-in-canada/

Trailer del libro:

giovedì 5 luglio 2012

The Casual Vacancy, il nuovo romanzo della Rowling!

A fine settembre esce il primo romanzo della Rowling che non avrà nulla a che fare con Harry Potter, ed è già al 36° posto della classifica americana!

A seguire, la sinossi da me tradotta dalla quarta di copertina di The Casual Vacancy: Quando Barry Fairbrother muore appena quarantenne, la cittadina di Pagford rimane sotto shock. Pagford, pur sembrando un piccolo idilio inglese con un'antica abbazzia e la piazza del mercato lastricata, nasconde dietro questa graziosa facciata una città in guerra. I ricchi contro i poveri, i teenager contro i genitori, le mogli contro i mariti, gli insegnanti contro gli alunni... Pagford non è quello che ad una prima occhiata potrebbe sembrare. E il sedile vuoto lasciato da Barry nel consiglio comunale diventa presto catalizzatore per la più grossa guerra che la cittadina di Pagford abbia mai visto. Chi vincerà in queste elezioni pieni di imbrogli, passioni, doppi giochi e inaspettate rivelazioni? Un grande romanzo di una piccola città, The Casual Vacancy è il primo libro per adulti di J.K. Rowling. Il lavoro di una raccontatrice di storie come nessun altra.

Il libro sarà stampato in una lunghezza compresa tra le 480 e le 512 pagine ed uscirà il 27 settembre sia in cartaceo che in digitale.

Ovviamente le aspettative sono già altissime e su Twitter sono uscite frasi tipo: "J. K. Rowling che annuncia un nuovo romanzo è un po' come se Dio annunciasse il seguito della Bibbia!"


martedì 3 luglio 2012

AddThis